La cavalleria brasiliana
Le attuali autorità sanitarie hanno denunciato la totale mancanza di medicine, anche quelle basiche come i vermifughi, nonostante i 52 milioni di reais (più di 9 milioni di euro) versati sul conto corrente della ONG “Missão Caiua”, appartenente ad una setta evangelica. L’enorme cifra di denaro non fu usata per prestare assistenza agli Yanomami, ma per affittare aerei ed elicotteri per trasportare garimpeiros invasori, macchinari per l’estrazione dell’oro e tutto il materiale che serviva per mantenere un esercito di ventimila persone. Il presidente dell’associazione Yanomami Urihi ha affermato che, negli ultimi quattro anni, nessun infermiere o medico è entrato nell’area indigena che conta la presenza di circa 350 villaggi. Anzi, il governo Bolsonaro ha proibito l’ingresso anche ad organi governativi intenzionati a soccorrere gli Yanomami. Quando era parlamentare, Bolsonaro aveva affermato: “La cavalleria brasiliana è stata molto incompetente. Competente è stata invece quella nordamericana che, in passato, ha decimato i suoi indios, ed oggi non ha più questo problema nel suo Paese!”.