Skip to main content

In bicicletta per le vie di Vicenza, Parco dedicato a p. Uccelli

Condividi su

L'intitolazione a padre Uccelli dell'area verde cittadina tra corso Bacchiglione e via D'Albiano, presso Porta Santa Croce, è stata fortemente voluta dal prof. Luciano Parolin e dall'associazione "Amici di viale Trento". Pubblichiamo i brevi discorsi del vicesindaco di Vicenza e del rettore della comunità saveriana, lunedì 7 novembre in occasione dell'inaugurazione della "targa".

Si spera che l'area verde venga ora riqualificata e adeguatamente attrezzata, anche per favorire l'incontro dei nonni e il gioco dei bambini, tra viali ed aiuole ben custodite, nel cuore della VI Circoscrizione cittadina.

Padre Pietro Uccelli fu a suo modo un viaggiatore, un audace viaggiatore. E Vicenza, da sempre città di viaggiatori che s'incamminano per il mondo spinti da vari motivi - mercantili, spirituali o letterari - non poteva che attrarlo. Oggi possiamo leggere così la parabola esistenziale di quest'uomo di fede, nato in un minuscolo paesino emiliano nel 1874 e morto ottantenne nella nostra città. Qui è stato per 28 anni rettore dell'istituto missionario saveriano.

Dalla Cina a Vicenza

Alle spalle, quel religioso umile e di contagiosa simpatia aveva un'infanzia difficile, l'accoglienza in seminario, l'ordinazione sacerdotale ricevuta nel 1897, l'ingresso fra i missionari saveriani e, soprattutto, fra il 1906 e il 1920, i quattordici anni di missione nella Cina imperiale e feudataria. La missione è stata come un romanzo d'avventura da leggere tutto d'un fiato, fra agguati di briganti, immani carestie, spedizioni in regioni sconosciute, orfani da salvare, primi fermenti rivoluzionari.

Ma non è che, una volta rientrato in Italia e inviato a Vicenza, padre Pietro si sia fermato. Anzi, le sue corse in bicicletta da una parte all'altra della città, per assistere un sofferente o per portare la carità ai bisognosi, divennero una sua caratteristica. Così nessuno si è stupito quando, sul finire del secolo scorso, in Vaticano veniva istituito il procedimento per la sua beatificazione.

Un legame di amore reciproco, culminato durante la seconda guerra mondiale, quando quella sferragliante e inarrestabile bicicletta continuò a portarlo in soccorso dei vicentini, soprattutto durante i bombardamenti.

Nel caos, un'oasi naturale

Mentre procede l'istruttoria che con ogni probabilità porterà padre Uccelli alla gloria degli altari, è significativo che anche la comunità civile intenda lasciare un segno tangibile e duraturo di riconoscenza nei confronti di un cittadino esemplare per l'impegno dedicato alla costruzione della migliore società possibile. Per questo, l'amministrazione comunale ha accolto la richiesta di intitolazione a padre Uccelli, presentata da un'associazione meritoria e radicata nel territorio come gli "Amici di viale Trento".

Meglio di una strada, di una scuola o di una piazza, si è pensato che poteva perpetuarne il nome questa raccolta e riposante area verde alle soglie di Porta Santa Croce. È un luogo dove, in mezzo alle case e al traffico, madre natura può offrire la semplice e preziosa occasione di un momento di pace, strappato al caos di tutti i giorni. Come sarebbe piaciuto al caro padre Pietro Uccelli.

Il legame tra padre Uccelli e Vicenza

Padre Pietro Uccelli e la città di Vicenza costituiscono ormai un binomio inscindibile. È difficile pensare a padre Uccelli senza pensare anche a Vicenza, perché proprio qui il missionario ha espresso la sua santità e ha testimoniato la presenza di Dio.

Quando penso a padre Uccelli mi viene spontaneo pensare anche alla Madonna di Monte Berico, simbolo indiscusso della città e della diocesi. In ambedue i casi - Monte Berico e padre Uccelli - la bontà e la misericordia di Dio si manifestano in mezzo al popolo. Dio si fa vicino alla gente semplice che soffre, ma è piena di fede.

Chi racconta p. Uccelli lo presenta come un prete povero, che in bicicletta corre da un capezzale all'altro per consolare o guarire. Ma padre Uccelli va oltre Vicenza ed è un richiamo per la chiesa vicentina verso l'universalità, le missioni estere, la Cina. Perché lui aveva ancora la Cina nel cuore. Là padre Uccelli non è più tornato, ma ha formato molti giovani missionari per inviarli in Cina e in tutto il resto del mondo.

Perciò Vicenza, padre Uccelli e le missioni sono realtà che si richiamano tra loro per formare un tutt'uno.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2741.65 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Marzo 2011

Preghiera con san Guido Conforti

Dio, Padre di tutte le genti, che nello Spirito del tuo Figlio  sei origine di tutto ciò che è buono e santo, Ti lodiamo per la vita del tuo ...

Libera… l’ambiente con l’esempio

Nel contesto dell'ottava mostra interculturale, "Un mondo nuovo, una risorsa per tutti", ha trovato posto una tavola rotonda, animata da "Legambien...
Edizione di Aprile 2014

Con le radici in terra e i rami al sole

Saveriano sardo originario di Tuili (Cagliari), classe 1953, p. Tonino Melis è missionario in Africa dal 1985. Ha lavorato 17 anni in Ciad con la p...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito