La bellezza delle genealogie
Leggendo la bibbia, ogni tanto incontriamo un elenco di nomi che chiamiamo “genealogie”. Sono famose quelle che leggiamo all'inizio del vangelo di Matteo e di Luca: ci fanno conoscere la storia che ha preparato la nascita di Gesù.
Forse anche tra i nostri lettori, qualcuno si è interessato al proprio albero genealogico. Non si sarà sorpreso quando, all'interno dell'elenco degli antenati, ha scoperto l'esistenza di qualche... eroe, cavaliere, principe, forse qualche re, tra tanta gente comune e tante persone “normali”, che hanno lavorato, faticato e sofferto nella vita. Nel percorso genealogico, poi, non saranno mancati a nessuno guai e vicende dolorose. Diceva bene il Manzoni: “Sia che li cerchiamo sia che non li cerchiamo, i guai vengono. È solo la Provvidenza che ce li addolcisce”. Del resto, tutto questo è presente anche all'interno della genealogia di Gesù.
Una genealogia diversa
Ebbene, anche il susseguirsi dei “superiori” alla casa madre dei saveriani di Parma, possiamo paragonarlo a una genealogia di persone che hanno preparato la nascita del tempo presente, che è sempre “dono di Dio”.
Se scrivessimo, uno dopo l'altro, l'elenco dei superiori che si sono succeduti, qui in casa madre , troveremmo tante caratteristiche simili a quelle che troviamo in una genealogia. Scopriremmo che alcuni sono stati molto bravi, altri sono stati nel normale, altri sono stati mediocri... E mentre facciamo scorrere l'elenco, noteremo che ci sono stati vari cambiamenti di mentalità e di impostazione e che, almeno qualche volta, non sono mancati i guai. Tuttavia, le persone che si sono succedute fanno parte di un cammino e di una storia che ha preparato i nostri giorni.
Potremmo anche applicare il detto: “ogni comunità ha il superiore che si merita!”. O viceversa: “Ogni superiore ha la comunità che si merita!”. Eppure, tra meriti e difetti degli individui e delle comunità, vera protagonista di tutta la storia è sempre la Provvidenza, che ha smussato gli angoli, ha raddrizzato le storture, ha esaltato il bene e corretto il male... Alla fine, la Provvidenza ha saputo compiere cose meravigliose.
L'uomo della Provvidenza
Adesso è il turno di padre Emilio Baldin, un padovano classe 1948, saveriano da 37 anni e sacerdote da 29 anni. Ha lavorato in Spagna ed è stato missionario in Sierra Leone, dove desidera tornare. Viene a Parma da Ancona, dove è stato maestro dei novizi . Insomma, è un uomo con molte esperienze come superiore e formatore. È sopratutto un conoscitore dell' animo umano e, perché no, anche del fisico , visti i suoi precedenti come infermiere.
Da febbraio, padre Emilio diventa per noi l'uomo della Provvidenza , che lo invia a noi come superiore. Lo aspetta un compito non facile. Ma sia lui che noi abbiamo fiducia proprio nella Provvidenza, che conosce il numero dei capelli che abbiamo in testa, che sa cosa desideriamo prima ancora di chiederlo, che nutre gli uccelli dell'aria e veste i gigli del campo, che si occupa anche di tutti noi con una cura estrema.
Benvenuto tra noi!
Diamo il nostro benvenuto a padre Emilio Baldin, che si inserisce dunque in questa genealogia dei superiori della casa madre dei saveriani. Gli auguriamo di essere un segno della Provvidenza, che non ci fa mancare nulla di quanto occorre per il Regno dei cieli. Proprio come ha fatto Gesù quando, invitando i discepoli a non prendere con sé il bastone, la bisaccia o le tuniche superflue, ha assicurato che sarebbe stato sempre con loro, per portare insieme la croce della vita.
