Il Movimento indigenista in Brasile tra presente e futuro
Si è tenuta a Brasilia la XXII Assemblea generale del Consiglio Indigenista Missionario (CIMI). L’evento commemorava i 45 anni della fondazione del CIMI e il tema dell’incontro era: “Il CIMI al servizio dei popoli indigeni, ostinazione e speranza per affermare la vita”. La crisi politica contamina altre strutture dello Stato brasiliano, i settori conservatori dominano lo scenario, privilegiando interessi privati. I latifondisti esigono che lo stato finanzi le loro ambizioni di produzione e che la società, attraverso i lavoratori, si sottometta a condizioni di lavoro analoghe alla schiavitù.
I popoli indigeni sono trasformati in moneta di scambio col governo, si pretendono politiche di distruzione dei loro diritti e addirittura che la Costituzione perda le sue prerogative in materia di demarcazione delle aree indigene. I popoli indigeni, lungo la storia, hanno insegnato che, effettivamente, attraverso le lotte di resistenza, è possibile superare questi momenti gravi.
Sostenuti dalla massima del CIMI, “Dì al mio popolo che avanzi… Avanzeremo!”, i missionari e le missionarie avanzeranno in direzione del confronto con questo modo oppressivo ed escludente che si è stabilito nella società.