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“Garimpeiro”, il cercatore

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Garimpo , miniera di diamanti: luogo dove esiste lo sfruttamento di diamanti e di oro. Così spiega l' Aurelio , il miglior dizionario di lingua portoghese in Brasile. Padre Costalonga ha scattato meravigliose e drammatiche fotografie di uno di questi “ garimpo ”. Chi ha occasione di vederle, darebbe un'altra definizione: “un girone dell'inferno dantesco”. Quelle forme umane piene di fango, cariche sulle spalle o sulla testa di sacchi di terra fangosa, che a fatica tentano di risalire un'erta anch'essa di fango. Lì dentro, in quel fango, la speranza di trovare un sassolino giallo brillante.

Quanta fatica per quel sassolino d'oro! Quanti sogni e quante illusioni.

Tutte le volte che, qui in Brasile, sento notizie su “ garimpo ” e “ garimpeiro ”, non posso fare a meno di pensare al missionario. Egli è anzitutto colui che, spinto dall'amore di Cristo, va alla scoperta dei tesori che già sono presenti fra i popoli e nelle persone. Non sempre nel fango. Anzi, pepite preziose si nascondono spesso in acque limpide e in terre fertili. Il missionario è “ o garimpeiro ”, il cercatore. È alla ricerca del tesoro dell'umanità presente in ogni uomo e donna della terra. È cercatore ostinato dell'immagine del Padre, presente in ogni creatura umana.

Francesco Saverio, a coloro che gli prospettavano pericoli mortali se fosse andato in Giappone, rispondeva: “Il nostro viaggio avviene soltanto perché coloro che sono immagine di Dio conoscano il loro Creatore, e il Creatore sia glorificato dalle creature che formò a sua immagine e somiglianza”. Lo sa che il viaggio è “pericoloso e difficile”; conosce le rotte “in cui molti naviganti si perdono”. Ma è più forte la consapevolezza di trovare in ogni persona e cultura tesori da far brillare e da ricondurre al Signore. Là, nelle isole del Moro - dove tutti gli predicevano problemi, pericoli e sofferenze - egli trova “tesori ricchi di grandi consolazioni spirituali”. Lo ripete, ormai in fin di vita, a chi vuole ostacolargli il viaggio verso la Cina.

Una volta incontrato il sassolino d'oro, il “ garimpeiro ” lo ripulisce, lo fa brillare alla luce del sole, perché manifesti tutta la sua bellezza.

Così fa anche il missionario: con la luce di Cristo vivente, egli purifica, illumina e rivela bellezze sconosciute anche a chi, senza saperlo, le possedeva. Fa così da sempre.



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