Eternità senza tramonto
A Nazareth è sorto il prototipo della “donna” (domina, signora) come Dio l'ha concepita: semplice, disponibile alla grazia, concreta nel servizio alla propria famiglia e comunità.
I giornali, di recente, hanno riportato che una madre ha spronato le sue figlie a vendere il loro corpo per lucrare regalini d'oro e qualche migliaia di euro… Quando passa la giovinezza con la sua bellezza esteriore, dove vanno a finire tutti gli stereotipi della donna, fosse anche una madre libera ed emancipata di oggi? Finiscono dove cominciano gli stereotipi degli uomini infarciti della cultura della donna oggetto, del maschio che lascia “la sfiorita” per un fiorellino più giovane, per poi passare ad un altro e ad un altro ancora, come si cambia il modello di automobile, cellulare o computer.
È un consumismo applicato alle “persone” donne-dominae-signore, fatte di spirito oltre che di carne, concepite come esseri unici e irrepetibili fino alla vecchiaia, destinate a un’eternità senza tramonto.