Don Renato Rosso: un "Fidei donum" speciale
Don Renato Rosso è un prete “fidei donum”... d’avanguardia. Ordinato sacerdote nel 1972, ha deciso di vivere tra gli zingari, i non amati, gli indesiderati e spesso rifiutati.
Dopo alcuni anni passati tra gli zingari in Piemonte, spostandosi da un accampamento all’altro con un carretto trainato a mano, nel 1984 si è recato tra gli zingari del Brasile. Dal 1993 vive in India e Bangladesh.
Don Renato spende il suo “randagio” servizio di prete camminando e vivendo con gli zingari, in una tenda che viene allestita per lui negli accampamenti. Con gli zingari ha un rapporto di fiducia, che è reciproca. È co-autore di un libro su di loro, insieme a un ministro indiano: “Nomadi del sud Asia. Antologia di 400 gruppi nomadi e rom dell’India”.
Durante un incontro, don Renato ha espresso alcune sue convinzioni sul mondo che conosce da vicino. Gli zingari sono stati sempre perseguitati, anche se sono l’unico popolo che non ha mai fatto guerra a un altro popolo. In India e Bangladesh, un sacerdote cattolico, specialmente se straniero, non può favorire la conversione di un povero o un fuori casta verso il cristianesimo.
Non potendo “cristianizzare”, cosa fa don Renato? Aiuta i musulmani o gli hindu a essere “migliori”. Anche questa è "conversione"!