Dal messaggio per la Giornata Missionaria 2018 (21 ottobre)
Cari giovani, la fede cristiana resta sempre giovane quando si apre alla missione che Cristo ci consegna. “La missione rinvigorisce la fede” (Redemptoris missio, 2), scriveva san Giovanni Paolo II. Ogni uomo e donna è una missione, e questa è la ragione per cui si trova a vivere sulla terra. Cari giovani, non abbiate paura di Cristo e della sua chiesa! Grazie alla fede ho trovato il fondamento dei miei sogni e la forza di realizzarli. Ho visto molte sofferenze, eppure, per chi sta con Gesù, il male è provocazione ad amare sempre di più. Vi invito a domandarvi in ogni circostanza: “Che cosa farebbe Cristo al mio posto?”.
Anche voi, per il Battesimo, siete membra vive della chiesa, e insieme abbiamo la missione di portare il vangelo a tutti. Nella convivenza delle diverse età della vita, la missione della chiesa costruisce ponti inter-generazionali, nei quali la fede in Dio e l’amore per il prossimo costituiscono fattori di unione profonda.
La propagazione della fede per attrazione esige cuori aperti, dilatati dall’amore. E tale espansione genera l’incontro, la testimonianza, l’annuncio, la condivisione con chi si dimostra indifferente o contrario. Il mondo digitale stempera confini, cancella margini e distanze, riduce le differenze. Sembra tutto a portata di mano. Eppure, senza il dono coinvolgente delle nostre vite, non saremo mai immersi in una vera comunione di vita.
Tanti giovani trovano nel volontariato missionario una forma per servire i “più piccoli” (Mt 25,40). Queste esperienze ecclesiali fanno sì che la formazione di ognuno non sia soltanto preparazione per il proprio successo professionale, ma sviluppi un dono del Signore per meglio servire gli altri.
Sono un inizio fecondo e possono aiutarvi a decidere per il dono totale di voi stessi come missionari. Mi piace ripetere l’esortazione che ho rivolto ai giovani cileni: “Non pensare mai che non hai niente da dare o che non hai bisogno di nessuno. Molta gente ha bisogno di te, pensaci…”.
Cari giovani, il Sinodo a voi dedicato sarà un’ulteriore occasione per renderci discepoli missionari sempre più appassionati per Gesù e la sua missione, fino agli estremi confini della terra.
