Chi ha bisogno del Giubileo?
Il 3 dicembre, festa di San Francesco Saverio, anche quest’anno abbiamo avuto la gioia di ospitare nella casa saveriana di via Sulcis l’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, e il suo presbiterio per il ritiro spirituale mensile. Una sessantina di loro ha condiviso con noi anche una frugale agape fraterna. A tutti i presenti va il nostro caloroso grazie.
Il tema della meditazione del ritiro non poteva essere che quello della misericordia, in preparazione al giubileo. L’incontro è stato animato dal saveriano p. Gabriele Ferrari, già Superiore generale della congregazione, sul tema “Gesù, volto della misericordia di Dio”.
Per noi oggi la misericordia è…
Padre Ferrari ha esordito spiegando i motivi del giubileo: la chiesa abbia un tempo di grazia e di conversione per riflettere sulla misericordia e credere nell’amore di Dio. E, in particolare, ha sottolineato chi ha bisogno di questo tempo.
“Ne ha bisogno la Chiesa che è chiamata ad essere il luogo della misericordia (EG 114), per rinnovare la fede e alimentare la speranza dei fedeli e nello stesso tempo annunciarla a quelli che si sono allontanati dalla comunità cristiana. Ne ha bisogno il mondo attuale, diventato molto freddo, in cui non c’è compassione né misericordia (W. Kasper). Ne ha bisogno il mondo attuale che ha fatto piazza pulita delle ideologie totalitarie e le ha sostituite con l’ideologia del libero mercato, guidato dalla legge della concorrenza che non ha spazio per la compassione e la misericordia.
Per annunciare la Misericordia bisogna che i cristiani incontrino per primi il vero Dio, il Padre del Signore nostro Gesù Cristo. Dobbiamo riscoprire il vero volto di Dio, Padre misericordioso, nella Sacra Scrittura, soprattutto nelle parabole della misericordia presenti nei vangeli”.
Padre Ferrari ha concluso l’intervento, ponendo una domanda: “Che cosa comporta oggi la misericordia in casa nostra, fuori casa, nel nostro mondo?”.
Quello sguardo alla missione
Questo incontro con i sacerdoti della diocesi di Cagliari, in occasione della festa di san Francesco Saverio, è stato ancora una volta, almeno idealmente, la concretizzazione dell’Unione missionaria del clero: sacerdoti impegnati nelle comunità parrocchiali ma con lo sguardo rivolto alla missione. Un particolare non di poco conto, che si è evidenziato dopo la meditazione attraverso le molteplici domande di tipo missionario poste a p. Ferrari sul rapporto tra le religioni, sull’Islam e la sua presenza nel modo occidentale e nelle nostre comunità, sui missionari nel mondo e i missionari fidei donum.
Auguriamo a noi tutti e a tutti i nostri amici e Benefattori di poter sperimentare la dolcezza del volto misericordioso del Padre! Felice anno 2016.