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P. Luigi Brioni e il buon seme del Vangelo

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La giornata Missionaria mondiale, celebrata domenica 31 ottobre nella parrocchia dei santi Giovanni Battista e Biagio in Romanengo, è stata la solenne cornice in cui p. Luigi Brioni ha ricordato il suo sessantesimo anniversario di ordinazione presbiterale. Pur non essendo originario di questa parrocchia, p. Luigi è stato “adottato” grazie al parroco don Emilio Merisi, che si è recato in Sierra Leone.

Padre Luigi, prima della celebrazione, ha detto: “In Sierra Leone ho goduto la fraternità con tutti: adulti e bambini, cristiani e musulmani, poveri e ricchi. Mi sono sempre reso disponibile e ho avuto un riscontro positivo da parte di tutti. È questo per me il punto focale: essere disponibile ad amare tutti. Non sempre tutto è filato liscio… Ma i contrasti sono sempre stati risolti fraternamente”.

All’inizio della Messa, animata dalla corale parrocchiale, don Emilio ha sottolineato il tono della celebrazione, all’insegna della fraternità sacerdotale, dell’universalità della Chiesa e della necessità di ogni fedele di annunciare il Vangelo secondo le proprie possibilità, aggiungendo che la colorata tovaglia della Mensa arrivava proprio dalla Sierra Leone.
Padre Luigi, ha reso subito grazie al Signore per questi 60 anni da presbitero e ha dedicato la Santa Messa all’evangelizzazione per i popoli di tutto il mondo.

Durante l’omelia, ha ricordato di essere arrivato in Sierra Leone nel 1968. “Le feste più sentite sono proprio le Giornate missionarie mondiali, perché è l’occasione per ringraziare il Signore per il dono della Fede e per contribuire alla missionarietà della Chiesa, portando il buon Dio ad ogni creatura. In Africa, i doni si portano direttamente all’altare uscendo dai banchi e cantando la propria gioia. Anche noi abbiamo necessità del dono della fede perché il Signore chiama anche noi. Oggi, chi aiuta le missioni, ci crede fino in fondo? Il Signore mi ama sempre e come ama me, ama tutti! La Fede esprime l’Amore che non fa mai male. L’Amore è l’unica realtà, perché Dio è Amore e vuole che noi diventiamo la sua unica famiglia. In questi 53 anni in Sierra Leone, ho cercato di diffondere il buon seme del Vangelo. Ho seminato tanto, ma ho raccolto anche tanto! Ora, raggiunti i 60 anni di sacerdozio, vi dico che non vorrei cambiare la mia vita. Ho ricevuto la grazia della missione e del sacerdozio che continuo con gratitudine. È un dono che Dio mi ha dato per tutti e ha portato frutti di bontà, generosità, vocazioni. Lo scorso anno, in una riunione di vecchi studenti, ho ricevuto in regalo 500 dollari per le mie iniziative. Chi donava erano persone povere in uno dei Paesi più poveri al mondo”.

Padre Luigi è rientrato in Sierra Leone a fine novembre. Oggi, lavora più di quando era giovane. In gennaio ha battezzato 141 adulti dai 10 ai 65 anni e benedetto 12 matrimoni. Infine, ha esortato tutti quanti a continuare ad avere un cuore grande come il mondo perché il Prossimo è sacrosanto.
Buon rientro p Luigi!



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