Skip to main content
Condividi su

Sabato 10 ottobre, a Brescia, nella chiesa di San Cristo, si è dibattuto su “Cammini per una riforma missionaria della Chiesa”. Era il tema del Convegno promosso dalla rivista “Missione Oggi”. Un appuntamento solitamente di primavera, più volte rimandato a causa del coronavirus. I relatori previsti dal Sud del mondo - che per tradizione rappresentano uno dei contributi più pregnanti - non hanno potuto essere presenti per le limitazioni ai viaggi internazionali. Così, la pandemia ha costretto a ripensare il Convegno con relatori a… km zero!

Nell’aprire i lavori, p. Mario Menin, direttore della rivista, ha richiamato quanto sia centrale, nel pensiero di papa Francesco, la riforma della Chiesa in chiave missionaria. Tra i relatori, Franco Ferrari, giornalista e autore del recentissimo volume Francesco, il papa della riforma (Paoline 2020), ha chiarito come questi consideri prioritaria la conversione spirituale personale, che deve precedere ogni riforma di organismi o strutture. La Chiesa ha bisogno di “uomini rinnovati” e non di “uomini nuovi”: questo il meccanismo virtuoso che il papa ha cercato di innescare nel corso del suo pontificato, tra non poche difficoltà.

Don Roberto Repole, docente di teologia a Torino, ha sottolineato come papa Francesco non sia un innovatore assoluto, ma come i principi e le linee di riforma da lui perseguiti siano già presenti nei documenti del Concilio Vaticano II. Per Francesco, la riforma del papato deve avvenire nell’ottica di una Chiesa “in uscita”, missionaria appunto, ma il problema è che cosa “esce” quando “usciamo”…

Serena Noceti, docente di teologia a Firenze, ha trattato un argomento cruciale, “Donne, ministeri e riforma della Chiesa”. “Non ci potrà essere una riforma della Chiesa - ha affermato - senza l’apporto delle donne, senza un ripensamento del loro ruolo. Esse devono poter assumere incarichi soggettivamente ministeriali, cioè non solo ruoli riservati alle donne, ma ministeri in senso proprio. La riforma della Chiesa è strettamente legata alla riforma dei ministeri ordinati. Quale sarebbe l’apporto delle donne alla Chiesa se esse svolgessero ministeri ordinati? L’ordinazione di donne diacono, ad esempio, difenderebbe l’apostolicità della fede e cambierebbe il volto pubblico della Chiesa stessa”.

Mauro Castagnaro, giornalista specializzato sull’America Latina, ha ricordato come molte aspettative di riforma giungano anche dalle Chiese locali del sud del mondo, Asia, Africa e America latina, dove forti sono le aspirazioni per una decentralizzazione rispetto a Roma, auspicata anche da papa Francesco. In queste Chiese sono emerse importanti sperimentazioni, in particolare in ambito liturgico e ministeriale, quali nuclei di “un nuovo modo di essere Chiesa”.

Ha chiuso il Convegno monsignor Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, entrando nel concreto di una riforma da lui applicata, su scala locale, nella sua vasta diocesi. La ristrutturazione su base geografica della pastorale, che prevede quattro zone diverse, ha l’obiettivo di arginare le difficoltà odierne quali il declino della pratica religiosa, il calo delle vocazioni e la difficoltà della catechesi.



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito