P. Francesco Zampese, saveriano della comunità di Brescia, domenica 10 ottobre ha celebrato il 50° di ordinazione presbiterale nella sua parrocchia a Lugo Vicentino, insieme a familiari ed amici. Al momento dell’omelia, ha lasciato la parola a una persona speciale.
Chi avrebbe mai potuto immaginare che un giorno sarei stata qui per un’occasione così bella, vicino a p. Francesco, nel suo paese e nella sua parrocchia.
Rappresento non solo me stessa, ma mio padre, la mia famiglia, il mio Paese, il Congo RD, che p. Francesco ha tanto amato. L’amicizia di papà con p. Francesco è iniziata nel 1982 a Goma, quando mio papà era stato appena battezzato e cominciava a frequentare la Comunità ecclesiale di base della parrocchia. All’epoca, p. Francesco era cappellano della Caritas diocesana e collaborava con i responsabili di tutte le Comunità ecclesiali di base della diocesi. Le Comunità ecclesiali di base sono piccole comunità cristiane capaci di vivere la fede nel quotidiano, impegnate nei settori primari della vita come sanità, sviluppo e giustizia.
Per lavorare bene, p. Francesco aveva creato un comitato che organizzasse momenti formativi per gli animatori. Lo scopo era prepararli all’ascolto della gente per poter trovare soluzione ai diversi problemi. Mio padre fu eletto presidente di questo comitato. E così iniziò la collaborazione e l’amicizia con p. Francesco, che si dava corpo e anima al servizio della gente, suscitando l’ammirazione di papà. Quando p. Francesco gli chiese di lavorare con loro a tempo pieno per il progetto dell’associazione Muungano Solidarietà, ha accettato senza esitare. Ha lasciato un buon lavoro per dedicarsi completamente a questa opera e stare al fianco di p. Francesco, condividendo con lui la sua missione nella gioia e nelle difficoltà.
Nella mia cultura, per conservare il ricordo di un’amicizia, si dà il nome dell’amico a uno dei propri figli.
E fu alla vigilia della partenza di p. Francesco per una nuova missione a Bukavu che sono nata io. Pertanto, mi fu dato il nome Francesca, in suo onore. Mio padre considera p. Francesco un amico e un fratello. Recentemente mi ha scritto: “P. Francesco è una figura emblematica di sviluppo e di ricerca del benessere dei più poveri ed emarginati. Il popolo di Goma, Bukavu e Kamituga non lo dimenticheranno mai e aspettano il suo ritorno per continuare la lotta per la pace e la giustizia”.
Anch’io, quando ho sentito forte la chiamata del Signore (sono una missionaria di Maria-saveriana), avevo il grande desiderio di annunciare l’amore di Dio che ho sperimentato e di cui sono testimone. Ringrazio p. Francesco, p. Silvio Turazzi e tutti i saveriani conosciuti a Bukavu.
Pregate per me, perché possa arrivare anch’io un giorno a celebrare il mio 50° di fedeltà all’amore di Dio e alla missione e perché pace e giustizia tornino ad abitare il Congo RD.