Conforti, Saverio e temi sempre attuali
Per la Giornata di spiritualità missionaria presbiterale, in occasione della Festa di S. Francesco Saverio (3 dicembre), abbiamo avuto il piacere di ospitare p. Gabriele Ferrari, che ha guidato la riflessione.
Il Fondatore dei Saveriani, san Guido Maria Conforti, già nella sua giovinezza rimase colpito dalla figura e dalla santità di Francesco Saverio. Dall’esperienza di questo incontro con il santo Gesuita nacque la sua vocazione missionaria, mai realizzata materialmente e il desiderio di offrire alla Chiesa una famiglia di missionari per la conversione della Cina, dove il Saverio agognava di entrare e predicare il Vangelo. Fu quindi del tutto normale per lui chiamare l’Istituto missionario Istituto di san Francesco Saverio per le missioni estere, da cui il nome dei Saveriani.
Nella riflessione di questo 3 dicembre 2021, in occasione della giornata missionaria sacerdotale, abbiamo meditato sul collegamento tra San Francesco Saverio e san Guido Maria Conforti. È singolare un aspetto. Il Conforti, che nella sua modestia non pensò neppure di offrire una sua spiritualità ai Saveriani (come invece fece del tutto normalmente il Comboni con i suoi missionari), offrì alcuni tratti della spiritualità del Saverio. Sono caratteristiche proprie della spiritualità dei Gesuiti, mutuate dalla spiritualità del Vangelo, come l’amore e la compassione di Gesù per la gente, lo zelo per la predicazione del Vangelo e la prontezza nel seguire la chiamata e, infine, lo spirito della contemplazione. Ora, questi aspetti sono stati ripresi nelle nuove Costituzioni saveriane, a partire da quelle scritte dal Conforti.
Su questi temi, che hanno una matrice unica nella passione del Saverio per Gesù Cristo, abbiamo meditato notando con piacere che essi sono presenti nell’insegnamento di Papa Francesco e in quello che egli suggerisce agli evangelizzatori di oggi.