Solidarietà agli Indios Guaranì minacciati
Attraverso questo “Manifesto”, decine e decine di istituzioni (movimenti, sindacati, diocesi e congregazioni religiose) – tra cui i Missionari Saveriani del Brasile – mostrano la loro solidarietà agli Indios Guaranì del sud del Brasile.
Manifesto per sostenere le comunità degli Indios Guarani del Paraná occidentale, Brasile.
Le organizzazioni che firmano questo manifesto esprimono pubblicamente la loro preoccupazione per le recenti mobilitazioni della popolazione dei comuni di Guaíra e Terra Roxa, a ovest del Paraná, con discorsi di odio contro la presenza delle comunità Guarani nei loro territori i cui studi sono condotti dall’ente governamentale “Fundação Nacional do Índio”.
Negli ultimi mesi il gruppo tecnico incaricato di effettuare gli studi dell’area di demarcazione delle terre visitò la regione per due volte, ma il suo lavoro fu impedito. I proprietari terrieri, politici locali e membri del caucus in Congresso stanno articolando la diffusione di informazioni false per far deragliare la demarcazione del “Territorio Indigeno Guasu Guavirà”. Ufficialmente la zona non è ancora definita, ma notizie di giornali e gruppi sui social network pubblicano una mappa affermando che oltre il 35% della superficie urbana di Guaìra sarà interessato.
Oltre al rifiuto di riconoscere il diritto costituzionale dei popoli indigeni alle terre che tradizionalmente occupano e dalle quali sono stati violentemente espulsi – come evidenziato e documentato con documenti storici e studi accademici –, quello che viene propagandato nell’ovest dello stato del Paraná è un discorso che incita violenza contro le comunità indigene e che adotta una strategia per negare i diritti umani fondamentali, in modo che il popolo Guaranì cessi – poco a poco – di esistere.
Lo scorso lunedì (4/12), l'ingresso del villaggio Y'Hovy è stato bloccato da circa 100 contadini che hanno tentato di impedire la consegna di legname per la costruzione di case “dignitose”. Recentemente pubblicato, il “Rapporto sulle Violazioni dei Diritti umani contro gli indio Ava Guaranì” dell’ovest del Paranà ha denunciato diversi casi in cui fu negato l'accesso ai servizi igienico-sanitari di base, acqua potabile, elettricità, incitazioni all’odio, minacce, sequestro di persona e la persecuzione al fine di ostacolare la permanenza delle comunità indigene nelle loro aree e villaggi attuali.
Mercoledì (6/12), un atto contro le demarcazioni delle Terre indigene è stato convocato nel centro di Guaíra. Nei gruppi di social network, il discorso di odio ha avuto l'adesione di consiglieri municipali e di altri politici della regione, oltre che di associazioni imprenditoriali che hanno chiesto, o meglio ordinato ai commercianti di chiudere i loro stabilimenti e punti di commercio.
A questo ordine ai commercianti, seguì la richiesta rivolta all’intera popolazione di boicottare quei punti commerciali che non avessero aderito al loro ordine di paralizzare le loro attività. È estremamente inquietante questo scenario di polarizzazione guidato dall'odio presente in tutta la regione.
Trattandosi di politici, proprietari e imprenditori, detentori del potere locale, il discorso dell'odio guadagna la componente dell'impunità. Nelle reti sociali, la popolazione di Guairà e della “Terra Roxa” sembra di sentirsi libera di esprimere opinioni razziste contro il popolo Guaranì e di suggerire azioni criminali come, ad esempio, bruciare camion o, di notte, invadere le comunità indigene e di dare fuoco al materiale loro donato, ed infine di minacciare di agire con violenza contro quelle comunità.
Davanti a questo scenario, noi esprimiamo il nostro sostegno alle comunità di Guaranì dell'Ovest del Paraná nella lotta per la garanzia dei loro diritti costituzionali.
Chiediamo gli organismi responsabili di continuare il processo di demarcazione delle terre indigene Guasu Guavirà e di indagine dei crimini d'odio e incitamento alla violenza, incoraggiato da una campagna di disinformazione della popolazione regionale sulla storia e diritti degli indigeni favorita dalla diffusione di informazioni false nei social network contro le comunità Guaranì.
Sottolineiamo che è necessario e urgente prendere misure di protezione per le comunità Guaranì.
Temiamo infatti che ci potranno essere atti ancor più violenti contro l'integrità della vita delle persone coinvolte.
Firmano questo “Manifesto” le seguenti entità:
- CGY – Comissão Guarani Yvyrupa
- CTI – Centro de Trabalho Indigenista
- CIMI – Conselho Indigenista Missionário
- CEPEDIS – Centro de Pesquisa e Extensão em Direito Socioambiental
- Geolutas/Unioeste
- Associação de Geógrafos do Brasil – Seção Marechal Cândido Rondon
- Comitê de lutas sociais campo e cidade
- Grupo de Pesquisa “Meio ambiente: Sociedades Tradicionais e Sociedade Hegemônica” (PUCPR)
- Rede para o Constitucionalismo Democrático Latino-Americano, Região Sul
- Rede Latinoamericana de Antropologia Jurídica (RELAJU)
- CPT – Comissão Pastoral da Terra
- SPM – Serviço Pastoral do Migrante
- Observatório da Questão Agrária no Paraná
- Rede Dataluta
- Comissão Guarani Nhemonguetá
- Comissão Pró-Índio de São Paulo
- IEB – Instituto internacional de educação do Brasil
- Anaí – Associação Nacional de Ação Indigenista
- Articulação dos Povos Indígenas da Região Sul – Arpin-Sul
- Mídia Ninja
- Fora do Eixo
- Missionários Xaverianos, Brasil
- Mandato Vereador Paulo Porto Cascavel/PCdoB
- Centro Regional de Direitos Humanos Cascavel
- Mandato Vereadora Marli do Esporte Toledo/PCdoB
- Conselho de Missão entre Povos Indígenas – COMIN
- Pastoral da Juventude do Paraná
- CEBs do Paraná
- Fórum sobre as Violações dos Direitos dos Povos Indígenas
- CEAGRO – Centro de Desenvolvimento Sustentável e Capacitação em Agroecologia – PR
- Comissão Pastoral da Terra, Regional Sul II -PR
- Movimento Tapajós Vivo (MTV)
- Comissão Justiça e Paz (CJP) – Diocese de Santarém, Pará
- Fórum da Amazônia Oriental (FAOR)
- Intersindical
- APP de Luta e pela Base/Toledo
- AP-LER
- DCE da Unioeste – Campus Marechal C Rondon
- GT – indígena/AGB seção Dourados
- GIIPEDES – Grupo Interdisciplinar e Interinstitucional de Pesquisa e Extensão em Desenvolvimento Sustentável da Unioeste – Campus de Marechal Cândido Rondon
- APIB – Articulação dos Povos Indígenas do Brasil
- APOINME- Articulação dos Povos e Organizações indígenas do Nordeste MInas Gerais e Espirito Santo
- COIAB – Coordenação das Organizações Indígenas da Amazônia Brasileira
- Conselho Terena
- Povo Kadiweu/MS
- COAPIMA = Coordenação das Organizações e Articulações dos povos Indígenas do Maranhão
- ISA – Instituto Socioambiental
- Cáritas Brasileira Regional Paraná
- ARAS Caritas de Maringá
- INSTITUTO T.U.P.I – Todos Unidos Pelos Indígenas
- AFES – Ação Franciscana de Ecologia e Solidariedade
- Diocese Anglicana do Paraná
- Observatório Social de Direitos Humanos da UNIOESTE
- Núcleo Sindical de Toledo/APPSINDICATO.
- Projeto de Extensão Memória de Fronteira – PROEX – Unila – Universidade Federal da Integração Latino-Americana
- Religiosas do Sagrado Coração – Província Brasil
- CDH OAB RJ
- Comissão de Justiça e Paz de Macau – RN
- ADUNIOESTE – Sindicato de Docentes da Unioeste
- CEDEFES- Centro de Documentação Eloy Ferreira da Silva – MG
- ENCONTTRA – Coletivo de Estudos sobre Conflitos pelo Território e pela Terra – UFPR
- Terra de Direitos
- Iepé – Instituto de Pesquisa e Formação Indígena e da RCA – Rede de Cooperação Amazônica
- Pastoral Operária do Paraná.