Guido Maria Conforti, Vescovo e Padre

Questa mattina pregna di nubi e di pioggia
avvolge il grande alveare in un alone di gran festa
nel ricordo, sempre vivo, del Santo Padre e Fondatore
delle famiglie dei Missionari Saverianì e delle Missionarie di Maria.

E’ da questa via San Martino di Parma
che la città, stamane, è come avvolta, direi, da quest’alone
d’annunzio gioioso della memoria sempre viva e sempre attuale
di San Guido Conforti, Vescovo e Padre.

Il papà del Conforti sognava altro avvenire per questo suo figlio,
lo vedeva poter diventare un buon dirigente agricolo,
ma furono quei malanni fisici, che fin da ragazzo ne fu afflitto”
ad impedirgli di poter percorrere la strada tracciatagli dal padre.

Non per questo Guido si perse d’animo,
non per questo si chiuse in se stesso,
non solo divenne sacerdote, e poi anche Vescovo di Ravenna e di Parma
ma soprattutto scelse di essere Padre dei Missionari Saveriani,
araldi del Vangelo di Cristo nel mondo.

Mi piace poter entrare questa mattina
in quella Chiesa che il piccolo Guido
visitava, ogni mattino, sul suo cammino verso la scuola.

Voglio sentire e vedere quel bambino e guardare anch’io
quel crocifisso ed ascoltare silenziosamente quella voce
e candidatemene ripetermi anch’io in me stesso:
«Io guardavo Lui e Lui guardava me e mi pareva che dicesse tante cose».

Eccola questa amicizia profonda, proprio perché segreta ed intima,
che il Conforti intratterrà per sempre con quel grande Crocifisso
di quella chiesetta di Borgo delle Colonne di Parma;

Quel Cristo in croce lo sosterrà come prete, Vescovo e Padre Fondatore,
e lo aiuterà a ben comunicarlo e farlo vivere
a tutti i suoi figli Missionari e Missionarie d’ogni tempo e d’ogni colore e lingua.