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DALL’AFRICA AL PAESE A STELLE E STRISCE / L’ALTRA FACCIA DELL’AMERICA / I

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Carissimi, la mia ultima lettera agli amici l’ho scritta l’anno scorso a luglio 2017, di ritorno dal pellegrinaggio a  Santiago di Compostela in Spagna, Finisterre, Fatima e Lisbona. Bellissima esperienza di vita,  fede, amicizia e scoperte che mi accompagnano ancora oggi. È passato un anno e tante cose sono successe nel frattempo. Dopo quella lettera, con gli amici di Missione Possibile e l’Editrice Dissensi/Creativa siamo riusciti a pubblicare il mio libro Sud Sudan: il lungo e sofferto cammino verso Pace, Giustizia e Dignità.

Poi  dopo due mesi in Spagna a imparare lo spagnolo, sono partito per un lungo tour in giro per l’Italia per presentare il libro e incontrare molti di voi e altri nuovi volti e amici che il Signore mi ha messo sul cammino in quel tempo. Immediatamente dopo il “giro d’Italia” sono partito per gli Stati Uniti dove sono tuttora per la mia nuova missione e ministero.

In questa lettera, ti racconterò un po’ di me, di ciò che è stato questo ultimo anno di vita, missione e incontri che mi hanno permesso di incrociarvi in molti modi, sia fisicamente, spiritualmente, via lettera o email o telefonata. Ma sempre in grande amicizia e fraternità. Una grande opportunità che sento il Signore ha donato alla mia vita come uomo, cristiano e missionario. La lettera sarà intervallata ogni tanto da qualche preghiera, frase o riflessione che mi ha colpito in maniera particolare in questo tempo. In particolare di p. Albert Nolan, domenicano che ha vissuto in Sud Africa. Ha condiviso molto le sfide di quel paese e del popolo nella lotta contro l’apartheid e ha anche scritto diversi libri molto interessanti sull’essere uomini e cristiani in questo tempo difficile. Spero che tu possa goderne la profondità e le sfide che ci lancia (dal libro Cristiani si diventa, Emi 2013).

IL GIRO D’ ITALIA  CON IL SUD SUDAN E L’AFRICA NEL CUORE

Non potevo ripartire a scrivere una lettera agli amici senza ricordare ciò che sono stati momenti stupendi e pieni di fraternità e amicizia vissuti nel giro d’Italia 2018. Un ringraziamento speciale va ai carissimi amici di Missione Possibile di Montesilvano, vicino a Pescara, dove da ormai un decennio è cresciuta un’amicizia, fraternità, rispetto, preghiera e mutuo sostegno che sono d’oro. […] Sono stato spesso da loro in questi anni per vari eventi speciali ma ciò che conta al di là di tutto è l’amicizia, la preghiera reciproca che ci accompagna. Sono stati loro a credere alla mia pazza proposta di sponsorizzare il libro sul Sud Sudan […] con l’Editrice Dissensi/Creativa, con cui avevo già pubblicato gli altri tre su Korogocho, Palestina e Testimoni comboniani del Sudan. Hanno accolto subito la proposta e si sono adoperati come fratelli e sorelle per curare le varie fasi della pubblicazione e soprattutto quella di trovare i soldi necessari per la stampa. La Provvidenza ha aiutato tantissimo con grande lavoro comune e il sogno è diventato realtà. Volevamo mettere in evidenza ai media e agli italiani la realtà dimenticata […] del popolo del Sud Sudan dove ho vissuto gli ultimi 7 anni della mia vita. […].

Dalla fine di settembre a metà novembre 2018 sono stati giorni intensi di incontri e movimenti con migliaia di chilometri da Nord a Sud (da Torino ad Agrigento, da Roma ad Altamura) toccando 40 città e cittadine. Alla fine mi sono fatto più di 13mila km incontrando centinaia, migliaia, di persone conosciute e sconosciute. Ma con tanto interesse per ciò che succede in Sud Sudan e l’Africa e un dramma umanitario dimenticato e sconosciuto. Tante interviste su giornali, riviste e televisioni. Ho fatto incontri anche con altri relatori amici di altre organizzazioni, ma tutti accomunati dalla voglia di far conoscere e comprendere i meccanismi perversi che stanno dietro a questa guerra civile assurda che il popolo è costretto a subire in questi 5 anni.

Gli incontri […] sono stati tutti belli e intensi. Uno su tutti l’11 ottobre con Papa Francesco in piazza S. Pietro a Roma dove ho potuto offrire in modo personale a lui il libro sul Sud Sudan in una bellissima giornata di sole con migliaia di persone. […]. Papa Francesco ama il popolo sud-sudanese e desidera andare a visitarlo […] Abbiamo avuto il tempo di parlare un po’ su questo e l’ho ringraziato della sua presentazione al mio libro che ha fatto con piacere perché sente questo giovane paese nel suo cuore. Un grande abbraccio reciproco ha suggellato questo incontro speciale e unico. Ricordi indelebili e una grande benedizione. […].

Abbiamo […] distribuito 3mila copie del libro. Davvero un lavoro ottimo da parte di tutti. Grazie! Tutto ciò che è stato raccolto  l’ho mandato immediatamente […] in Sud Sudan al nuovo provinciale comboniano, p. Louis Okot, che mi ha sostituito. Abbiamo raccolto 24mila euro per la vendita del libro e amici generosi hanno contributo anche con offerte. Che il Signore benedica tutti e soprattutto le donne e bambini rifugiati e in grande pericolo che hanno già ricevuto questo aiuto in Sud Sudan. Continuerò anche da qui negli Usa a sostenere i miei confratelli e amici in Sud Sudan sia con le mie preghiere, sia con offerte per particolari progetti di aiuto […].

COME VA ORA IL SUD SUDAN?

Purtroppo la situazione non è cambiata di molto, anzi sta peggiorando per la gente. Siamo entrati nella stagione delle piogge, che è iniziata a maggio e va fino a novembre. Piogge tropicali che porteranno tanta acqua ma anche problemi vari per raggiungere le popolazioni che sono a rischio di fame, senza medici e medicine. Le strade inesistenti o impraticabili non aiutano a dare una mano concreta a milioni di persone: le Nazioni Unite parlano di circa 7 milioni a rischio di fame e stenti. Invece il governo di Salva Kiir e gli ormai 10 gruppi ribelli,  che chiedono di partecipare ai tavoli per fermare la guerra, non trovano ancora un accordo per condividere il potere politico e di governo. Dall’inizio del 2018 si sono già avuti tre meeting per arrivare a un accordo ma sono tutti falliti per la rigidità delle posizioni per quanto riguarda la spartizione del potere di governo e dei ministeri. Questa vergognosa e assurda testardaggine […] ha già portato centinaia di migliaia di morti in questi ormai cinque anni di guerra civile.

Signore Gesù, ai piedi della mia Africa crocifissa da quattrocento anni,
che pur ancora respira, lascia che Ti dica, Signore, la sua preghiera di perdono.
Signore Dio,  perdona l’Europa bianca!... Perchè bisogna bene che tu perdoni
a chi ha dato la caccia ai miei figli come a elefanti selvaggi…
Signore, il cristallo dei miei occhi si appanna,
il serpente dell’odio alza la testa nel mio cuore,
il serpente che avevo creduto morto…
Uccidilo, Signore, perché è necessario che io continui la mia strada
e voglio pregare particolarmente per la Francia.
Benedici questo popolo che mi ha portato
la tua buona novella Signore.
(Leopold Sedar Senghor)



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