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PADRE MAURICE BORRMANS PROTAGONISTA DEL DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO

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Il  26 dicembre 2017, a 92 anni, ha terminato la sua vita terrena Padre Maurice Borrmans, della Società dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), grande uomo del dialogo islamo-cristiano, uno dei più esperti, conosceva tutto del variegato mondo islamico.

Era sempre alla ricerca del “ progetto di Dio” sui credenti di fede islamica. Questo  pensiero emergeva spesso nelle sue conversazioni e diventava motivo di riflessione e preghiera. Terminando la recita delle Lodi e del Vespero non mancava mai un minuto di preghiera perché lo Spirito ci illuminasse sulle prospettive che da una parte uniscono le due fedi e dall’altra le separano.

L’averlo incontrato e avuto come professore al PISAI (Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamistica) di Roma è stato veramente provvidenziale per me, come per molti altri studenti, che poi diventavano operatori nel campo del dialogo interreligioso. Si capiva subito quanto avesse da trasmetterci della sua cultura, certo, ma soprattutto della sua esperienza e della sua passione. È diventato anche per me un punto di riferimento essenziale di cui sentirò molto la mancanza.

Con chiaroveggenza, già dagli anni ‘90 chiedeva, insisteva, perché i cristiani si preparassero all’incontro con i tanti musulmani presenti in Italia, favorendo la conoscenza reciproca e l’annuncio del Vangelo della Speranza presente nel cristianesimo.

Nel salutarmi nel settembre scorso, mi raccomandava: “... continua a parlare della Lettera dei 138 sulla parola comune, è un gradino importante per l’incontro e il dialogo”.

Nato in Francia, ha vissuto per vent’anni in Algeria e Tunisia, a Roma ha insegnato per trent’anni lingua araba, diritto islamico e spiritualità musulmana al PISAI.

Redattore della rivista Islamochristiana, è stato consultore presso il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Ha conosciuto  bene i paesi del Medio Oriente, ha promosso e partecipato  ai Colloqui per il dialogo islamo-cristiano.

È autore di molte pubblicazioni sul tema del dialogo interreligioso.

L’ultima sua recentissima pubblicazione, che ha curato con tanto amore, prima in francese e poi in italiano Lettere a un amico fraterno (Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2017) è la raccolta delle lettere che Christian de Chergé, il priore di Tibhirine, martire con i suoi monaci, studente del PISAI, gli inviava assiduamente. Sono di grande interesse per comprendere la personalità di questo monaco, la sua evangelica solidarietà con i musulmani, la sintonia spirituale e intellettuale che aveva con il suo professore e amico Maurice.

Gli studenti, i collaboratori, gli amici erano colpiti e trascinati dalla vasta e profonda cultura di padre Borrmans, dalla sua passione per il dialogo interreligioso, dalla sua grande esperienza, che offriva con grande disponibilità e semplicità.

Un vero uomo di fede, che si è speso fino all’ultimo per la sua missione.



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