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Quando la bruta violenza si mette in mostra

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Nel complesso della missione di Kamenge, periferia di Bujumbura, sono situate la chiesa dedicata a san Guido Conforti e, ai lati, distanti pochi metri una dall’altra, la casa dei saveriani e la casa delle saveriane. Padre Mario Pulcini, attuale parroco e superiore dei saveriani in Burundi, è stato testimone del massacro delle tre sorelle saveriane.

Nel pomeriggio di domenica 7 settembre, p. Mario e sr. Bernardetta, hanno trovato le sorelle Lucia Pulici e Olga  Raschietti distese a terra in una pozza di sangue; Lucia a pochi metri dall’ingresso di casa, Olga davanti la porta della sua stanza. Sgozzate, la testa fracassata con pietre, lasciate vicino ai loro corpi.

Poi, nella notte, l’assassinio di suor Bernardetta Boggian: chiamati dalle due sorelle superstiti, p. Mario e don Massimo (fidei donum novarese) l’hanno trovata in stanza con la testa mozzata. All’esterno del cancello, militari e guardiani non hanno visto niente, sentito niente.

L’operazione è stata fatta a porte chiuse e tende tirate. Salone, camere e cucina erano tutte in ordine. Il fatto che non sia stato portato via niente fa sorgere brutti pensieri. Una vera tragedia senza fine, difficile capire…!”, scrive p. Mario Pulcini.

Così è ogni qualvolta la violenza bruta mette in mostra la sua diabolica disumanità.​



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