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La mia esperienza di accoglienza

Sono Olivier Tossavi, sacerdote della diocesi di Aneho (Togo). Sono venuto in Italia nel 2017 a Salerno, inviato dal mio vescovo per studiare.

Ho cominciato il servizio di accoglienza ai “senza fissa dimora” presso i Missionari saveriani il 17 gennaio 2022. Questa decisione è nata in me durante la festa di San Saverio, il 3 dicembre 2021. Ho ascoltato con gran interesse la condivisione-testimonianza di accoglienza dei “senza fissa dimora” che i Missionari Saveriani, insieme ai volontari, vivono da 13 anni.

Dal mio arrivo in Italia fino a quel giorno, anche ancora oggi, l'incontro con i poveri sia in parrocchia, sia in mezzo alla strada o alle stazioni è sempre stato invito a chiedermi: e tu cosa fai per questi tuoi fratelli?

Offrire una piccola elemosina, dare un sorriso, porre uno sguardo di compassione e di affetto... è sempre poco per me nei loro confronti. Rimaneva nel mio cuore una certa insoddisfazione, il desiderio di fare qualcosa in più... È così ho accolto con gioia la possibilità di partecipare a questo servizio di accoglienza.

Come lo sto vivendo? È sempre con gioia?

È un servizio che vivo con dedizione e che vorrei offrire sempre di più con una grande disponibilità. Purtroppo ci sono momenti di difficoltà rispetto agli impegni di studio, di parrocchia e soprattutto rispetto alla delicatezza che ci vorrebbe verso questi nostri fratelli. Ti fa toccare con le dita una parte della loro miseria, sofferenza, delusione e anche ogni tanto della loro ingratitudine.

Le mie aspettative

Oltre ad accogliergli, mi aspetterei che pian piano si passi dalla cura dell'accompagnamento di ogni persona accolta.



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