Tra i profughi birmani nel Nord del Paese
Oltre all’impegno per le giovani comunità cristiane e l’evangelizzazione in tanti villaggi, le due comunità saveriane del Nord non sono rimaste indifferenti alla grande povertà presente. Da tanti anni, numerosi profughi dalla Birmania arrivano in Thailandia e la maggior parte si colloca proprio nelle zone dove i Saveriani sono presenti.
Tra loro numerosi sono i bambini che arrivano senza documenti e in condizioni difficili. Prima attività importante è quella di visitare queste persone, conoscerle, capire in che situazione si trovano e insieme ai collaboratori thailandesi, cercare di capire come aiutarli. Un ambito sul quale puntiamo è quello dell’educazione, cioè permettere ai tanti bambini che arrivano di poter ricevere un’istruzione. Molti di loro rimarranno in Thailandia per sempre, per cui è fondamentale imparare la lingua locale. Con l’aiuto di qualche catechista thailandese e dei volontari provenienti dall’Italia e dalla Francia, i Saveriani si mettono a disposizione per l’insegnamento dell’Inglese e del Thailandese.
Le condizioni di vita della maggior parte di queste persone sono davvero difficili. Per cui, i Saveriani con i contributi che ricevono possono organizzare la distribuzione di aiuti di prima necessità (cibo, farmaci e materiale utile per i membri delle famiglie più povere).
Attualmente i Saveriani sono presenti in tre centri, dove circa 300 bambini si recano ogni giorno per imparare a scrivere, leggere e conoscere altre discipline utili, con la speranza di poter ricevere un documento e inserirsi nel programma delle scuole riconosciute dallo stato.
Fin dagli inizi, i Saveriani presenti in Thailandia hanno voluto impostare la loro presenza in stretta collaborazione con i laici, sia locali che di altre nazionalità. Oltre a loro che vivono regolarmente nelle comunità saveriane, i Saveriani sono disposti ad accogliere chi desidera condividere la vita missionaria e la missione. Durante tutto l’anno, ci sono sempre giovani provenienti da tante parti del mondo, prevalentemente dalla Francia e dall’Italia. Alcuni di questi giovani arrivano in Thailandia attraverso altre realtà missionarie, alcuni attraverso i Saveriani stessi che lavorano in fuori dal Paese e alcuni di loro iniziativa.
La presenza dei giovani volontari che condividono l’ideale missionario saveriano rende la vita comunitaria e la missione stessa più dinamica, vivace e accogliente. Attraverso l’azione di questi giovani, i Saveriani possono essere presenti in tante scuole, quartieri, villaggi e soprattutto possono seguire i bambini e gli adolescenti nei loro percorsi scolastici e di crescita. La comunità assume una dimensione nuova dove, pur con il rispetto degli spazi e dei tempi che entrambi, laici e consacrati, necessitano, ci si sente effettivamente parte di una stessa famiglia.
Da parte nostra (saveriana) è bello constatare che l’ideale del Conforti e il carisma che i Saveriani hanno fatto loro è condiviso anche da giovani che pur non consacrandosi, possono comunque viverlo e sentirlo parte effettiva della loro vita. Il cammino da fare è sempre lungo. Difficoltà non mancano, ma è certo che, pur essendo ancora agli inizi, come saveriani in Tailandia possiamo affermare di iniziare ad assaporare la bellezza della famiglia carismatica saveriana.