Skip to main content
Condividi su

Il 2 agosto è iniziato con l’Eucarestia presieduta e animata dai delegati del Giappone. Le attività poi sono seguite con la presentazione delle relazioni delle circoscrizioni saveriane in Africa.
 
Burundi
P. Mario Pulcini ha detto che il Burundi attualmente conta 14 saveriani di cinque nazionalità (Burundi, Camerun, Congo, Italia e Messico). P. Mario ha messo in luce: la necessità del primo annuncio, con particolare attenzione ai problemi di giustizia, pace, riconciliazione e dialogo interreligioso; la formazione degli agenti pastorali; l’animazione missionaria e vocazionale; la formazione di futuri missionari saveriani laici, religiosi e presbiteri.
Le principali sfide che si devono affrontare sono la qualificazione dei nostri formatori e una concertazione tra questi e i responsabili delle diverse circoscrizioni saveriane. Si sente il bisogno anche di alcuni confratelli che padroneggiano le nuove tecniche di comunicazione.
 
Cameroun-Tchad
La relazione sul Camerun-Ciad, con 33 confratelli attivi di 7 nazionalità, è stata presentata da p. Fernando García, superiore regionale. È stata messa in risalto l’intensa attività missionaria svolta nell’ambito dell’evangelizzazione, delle parrocchie, dei mezzi di comunicazione, del dialogo interreligioso, dell’inculturazione e della promozione delle culture locali, così come il significativo impegno nella formazione, soprattutto con la teologia internazionale di Yaoundé, dove si trovano 14 studenti professi temporanei, e con la comunità del propedeutico-filosofia che conta con 19 giovani.
“Anche in Camerun-Ciad c’è il rischio di cadere in una pastorale generica”, puntualizza il superiore.
 
Mozambico
La terza relazione della giornata è stata introdotta da p. Dieudonné Bonané Chokola, superiore delegato del Mozambico. È stata innanzitutto evidenziata la situazione socio-politica del paese, il contesto religioso ed ecclesiale e l’ambito saveriano. “Il Mozambico si presenta come una terra di primo annuncio per eccellenza”, nonostante le sfide che si presentano al lavoro missionario: la povertà assoluta, i conflitti armati, l’analfabetismo, il nomadismo, la dittatura del partito al potere.
Le attese sono di allargare l’ambito di azione anche alla pastorale vocazionale e alla formazione, non avendo paura delle nuove tecnologie, specializzando i confratelli e cogliendo l’opportunità di evangelizzare anche nelle scuole.
 
Repubblica Democratica del Congo
In seguito, P. Faustino Turco, P. Sebastiano Amato e P. Bernard Cibambo hanno presentato la relazione della circoscrizione che aggrega 45 confratelli. Le priorità apostoliche, in 60 anni di presenza saveriana, hanno subito una evoluzione, sempre nella ricerca della fedeltà al carisma ad gentes. Sono 25 le parrocchie consegnate allle diocesi. Il primo annuncio è ancora attuale (si è presenti in sette parrocchie periferiche e lontane). Cii si impegna soprattutto nella formazione missionaria e nell’animazione missionaria vocazionale. La grande parte dei giovani candidati vengono dalle nostre missioni, che sono diventate centri di animazione missionaria.
Si cercano sempre nuove vie per affrontare nuove sfide: le realtà urbane, le periferie, i giovani.


Sierra Leone
Per ultimo, P. Carlo DI Sopra e P. Louis Birabaluge hanno esposto la situazione della Regione della Sierra Leone, che conta con 16 saveriani di 6 nazionalità, distribuiti in 5 comunità. La storia racconta dell’arrivo dei saveriani nel 1950, del loro impegno soprattutto nelle scuole, dello zelo missionario, della stretta solidarietà con il popolo durante la guerra civile negli anni 90, della consegna delle parrocchie per andare alle periferie negli anni 2000, nel rimanere con la gente durante l’epidemia dell’Ebola. L’evangelizzazione è sempre stata la priorità e le parrocchie, come anche le scuole, lo strumento privilegiato.
Recentemente si è cominciato con l’animazione missionaria e vocazionale e la formazione. La preparazione accademica è considerata la sfida essenziale, come anche la creatività nella formazione e nell’animazione attraverso i social media.
 
Brasile Nord
Il regionale P. Saul Ruíz Álvares ha mostrato subito la situazione del personale con molti missionari già anziani. Le priorità saveriane in Amazzonia sono: le parrocchie, che sono passate dall’urgenza pastorale a luogo di animazione missionaria e vocazionale; la pastorale indigenista, che necessita di personale specializzato; la pastorale sociale, giustizia-pace-ambiente come dimensione integrante dell’evangelizzazione; l’animazione missionaria, vocazionale e la formazione.
Secondo p. Saul, i saveriani “hanno bisogno di staccarsi dal protagonismo personale per fare spazio alla dimensione comunitaria della missione”. La questione ecologica è la grande sfida della Chiesa in Amazzonia, e anche i saveriani sono chiamati alla difesa della casa comune come impegno con tutta l’umanità.



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito